I carabinieri di Trapani hanno arrestato Giuseppe Costa per associazione mafiosa. Era uno dei carcerieri del piccolo Di Matteo, figlio del pentito Santino.
TRAPANI – Operazione contro la mafia nel capoluogo occidentale della Sicilia. Su ordinanza della Direzione distrettuale antimafia i carabinieri di Trapani, coadiuvati dalla Dia, hanno messo le manette ai polsi di Giuseppe Costa. L’accusa è di associazione mafiosa.
Giuseppe Costa arrestato nuovamente per mafia
L’arrestato è già noto alla cronaca e agli inquirenti. Era stato arrestato negli Anni ’90 con l’accusa di essere stato uno dei carcerieri del piccolo Giuseppe Di Matteo.
I militari hanno anche perquisito l’abitazione di Costa, in località Purgatorio di Custonaci, dove lo stesso aveva realizzato in muratura la ‘cella’ che era servita per tenere segregato il bambino, poi barbaramente ucciso e sciolto nell’acido su ordine di Giovanni Brusca.
Il carceriere di Giuseppe Di Matteo
Condannato a venti anni di reclusione, è rimasto in carcere fino al 2007, periodo durante il quale ha ricevuto il sostegno economico delle famiglie mafiose senza mai collaborare con gli inquirenti. Subito dopo la scarcerazione, secondo le indagini coordinate dalla Dda di Palermo, ha ripreso i rapporti con i vertici dei mandamenti mafiosi di Trapani e Mazara del Vallo avendo un ruolo nell’aggiudicazione illecita di appalti, in speculazioni immobiliari, e compiendo per conto dei clan atti intimidatori. Secondo gli inquirenti, avrebbe anche ha partecipato alla raccolta dei voti per le elezioni regionali dell’autunno del 2017 e assunto il ruolo di controllore e tutore degli interessi di Cosa Nostra su un impianto di calcestruzzi della provincia trapanese.